pornodidattica

Consulenze Pornografiche Gratuite

Fantasmi 07/07/2011

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 07:00
Tags:

   Che mano veloce quella ragazza, così veloce che la tastiera non riesce a starle dietro, vabbè mettile st'elastichetto al relè 5 e vedrai che velocizza il reset dei tasti e poi le lame dell'82 che incubo, i pannelli dell'88, della 557, della tabulatrice. Ricorda che a clock 468 c'è lo store della csw, l'analisi della psw ed il fetch della nuova ccw nel control reg. A clock 716, l'alu ha processato ed il risultato ce l'hai nel gr 4. No, no oggi il processore ha la ventolina perchè riscalda, mica è come allora che raffreddavate ad acqua e ci riscaldavate il condominio, ma guarda che il raffreddamento ad acqua è il migliore, perchè omogeneo e distoglie lo spionaggio industriale, come quella volta che fu annunciato dai maggiori guru che la successiva generazione di computer si sarebbe basata sull'acqua e sui principi dei fluidi, solo perchè in laboratorio avevano notato tutti quei tubi e quell'andarivieni di idraulici e sì, perchè quei primi integrati scaldavano da morire. Poi l'assembler, il cobol, il tso, l'sql, il vtam, il vm il cics, il web, il cazzo che te se scopetta l'occhi, brutta vita quella dell'informatico, non fai a tempo ad impadronirti di una tecnologia, di un software che già è obsoleto e tu con lui.
Molto meglio dedicarsi all'infornatica ed imparare bene la realizzazione di quei 20 o 30 sani prodotti da forno che col passar degli anni non ti tradiranno mai.

p.s. occhio ragazzi stanno più accorti alle rovine che ai vostri poveri orecchi. 

 

A me, gli occhi 30/04/2011

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 08:25
Tags: ,
<

Ma che differenza di stile, di classe, di  spirito, in fondo ci furono regalati anche per rallegrarci

n.d.r.    Ragazze, metteteve l'animo in pace, ormai il principe William è andato.

 

Enzimi 10/12/2010

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 07:00
Tags: ,

Misteri della mente, chi potrà mai capire l'immensità della memoria umana e quali meccanismi di stimolazione chimica enzimatica siano capaci di riportare alla luce un evento, un avvenimento vissuto. Niente di paragonabile alla memoria dei computer che è fissa ed indirizzabile in ogni momento purchè ben indicizzata. Così, a forza de batti e ribatti su tutti i canali TV che seguo, dimettiti, vatti a dimettere, falla finita, corri dal presidente che è meglio per te, ci hai rotto er cazzo, etc… e la risposta urlata, negativa e straziante del soggetto che si sente tradito peggio di Cesare o del Cristo, mi si è scatenata in mente una visione atroce di quando ero bimbetto si e no di 3 o 4 anni.
Erano i tempi freddi della ricostruzione ed in campagna ancora si allevava il maiale in casa, anche se di contadini c'erano rimasti solo i nonni, chè tutti gli altri erano già riciclati nel processo di industrializzazione. Proprio di questi tempi si ammazzava la bestia, per affrontare con un po' di carne l'arrivo delle feste ed essa non se lo aspettava di certo, così, preparati gli arnesi, mio nonno si recava alla stalla con i volontari e agganciava l'animale con un uncino (
glie ancin) sotto il muso per trascinarlo e mentre tutti gli altri spingevano, mia madre reggeva la coda. Arrivati al posto approntato, con la bestia che urlava in modo straziante, mio nonno gli rigirava un coltellone (glie scannatur) in gola e mia madre continuava a reggere la coda.
Noi bimbetti guardavamo il tutto da dietro i vetri della finestra, perchè allora non c'erano i teletubbies e si doveva imparare presto a vivere, però quant'era giovane e bella mamma Lavinia e quanto impegno metteva nel reggere quella coda per niente intenerita da quelle urla che invece son tornate a risuonare  nella mia mente.
Grazie Gianfrà, per avermi regalato questo ricordo, ah, scusa, in tanti anni che te sei preoccupato de noi sudditi, che te costava de venne la rai, così, tanto per alleviacce da sto sconcio, pazienza sarà pe' la prossima, mo' intanto a noi ce penza er commitato etico de sto cazzo .

 

Edizione straordinaria 23/11/2010

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 07:00
Tags: ,

Colpito dalle ultime vicende, dedico questa edizione straordinaria alla donna ministra che ha avuto la forza di lasciare la poltrona (lei dice).
Brava, bravissima, alla faccia di tutti quelli che t'hanno trattata con sufficienza e con quello strano sorrisetto sulle labbra.
Ci voleva una donna e del tuo calibro per dare un esempio alla gente che ancora sa usare la propria testa. Se lo avessse fatto a suo tempo quello che sciorinava lenzuolate di cose buone e che nessuno se lo cagava sia dalla sua che dall'altra parte, forse oggi sarebbe stato più credibile, o la sua collega, quella dell'intramona, che grazie a lei, oggi, o paghi o aspetti un anno per un controllo della vista.
Però poi quello che conta è il bobbolo ed il bobbolo non ha memoria, te lo devi conquistare giorno per giorno, con la barzelletta, la pacca sulla spalla, il balletto al circolo degli anziani ed è per questo che i paraculi staranno sempre a galla. Tutto sommato potevi restarci anche tu sulla bella poltrona, tra la bella gente e stringendo i denti avresti potuto difenderci meglio da infiltrata.
Ad ogni modo, un grazie di cuore da noi randagji, per aver usato correttamente l'immunità, non per quel vajasse o vajassi dal culo spalmato di colla con cui colpire i giullari, ma per quell'altra espressione "guerra per bande" molto più adeguata ai veri caporioni.

 

Tracce e promozioni 26/06/2010

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 07:05
Tags: ,

Ogni anno la lettura delle tracce ministeriali mi riporta alla mente quella che scelsi tanti anni fa.
Allora, potevi starne certo, che un big tipo Dante, Manzoni o Leopardi era sempre presente e quindi dava a tutti l'opportunità di cavarsela abbastanza dignitosamente. Io ricordo che scrissi le solite due mezze paginette protocollo nell'arco di due ore con la mia solita calligrafia ritta e fitta e poi mi soffermai a rileggere ed a scribacchiare per non dare impressione di superficialità alla commissione ed aspettai e consegnai almeno dopo una decina di compagnetti.
Urca, avevo già una certa cognizione di psicologia delle masse.
Ogni anno così rivedo la gioia del Pucci nello svolgere il suo tema, lui riusciva a scriverne 8 di pagine e se non fosse per il tempo, anche di più. La sua scrittura tondeggiante, il suo animo da poeta: chissà cosa avrà fatto poi da grande nella vita di tutti i giorni il Pucci ? Ci si chiamava per cognome perchè abitavamo ai lati opposti della città e si era solo compagnucci di classe, un animo gentile che mi copiava di sua mano i testi delle canzoni inglesi da strimpellare ecco perchè conoscevo la sua scrittura, all'epoca non esistevano le fotocopiatrici.
Se fossi stato diciottenne oggi, per cavarmela, sarei andato anch'io alla ricerca della felicità, non quella del ragazzo padre del film, ma piuttosto questa molto più attuale per i nostri tempi 

 

Liquore santo-comico 25/09/2009

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 17:49
Tags: ,

Mia madre, donna retta ed onestissima il
signore l’abbia in gloria, me lo ripeteva
sempre:
“Ehè tu povero fijjo mio in testa
nun c’hai nemmeno na goccia de sangue, c’hai solo liquore santo-comico, come farai ad affronta’ lo munno" ?
Glielo aveva assicurato il professore
quando da piccolo, caduto dal seggiolone, fu costretto a farmi un buco nel cranio per drenare l’ematoma:
“Stia tranquilla signora, nun c’è più neanche una goccia di sangue, è solo liquor xantocromico”

 

Sogni di gloria 29/08/2009

Filed under: importato — fracatz @ 22:04
Tags:


Normal
0
14

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;}

Restare bambini per poterne ancora avere: quanto mi piace il Guzzi 500, da grande ne dovrò avere almeno due!

Invece ancora oggi

nonholamoto10HP,

né l’avrò mai più, ormai.

Normal
0
14

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;}


Ero er mejo motorumorista der muretto,

te indovinavo er veicolo a 100 metri de distanza, te indovinavo:

mo’ arriva un Ducati, mo’ è un Galletto,

na Gilera, questa è na Vespa, questa na Lambretta,

questo è er mejo….. è er Guzzi 500…..,

poi verso a sera: questo è er Solex der sor Arfredo,

che torna a casa dopo una giornata de lavoro alla fornace !

 

 

La corsa all'0ro 14/08/2009

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 16:56
Tags: ,

La    sta    vivendo     il valoroso bobbolo tajano, che un giorno   sì’   e n’antro pure, se reca ar botteghino e ne esce soddisfatto cor soriso sulle labbra e già mijardario ner pensiero. Basta un tajandino da 1 euro in tasca a trasformà un glorioso bobbolo !
Co sta’ storia dei mijardi m’è toccato de riprende e rimbrottà puro la consorte, che sull’onda emotiva ha raddoppiato le giocate, compromettenno er bilancio familiare.
Allora, da parte mia, nun avenno predisposizioni anatomiche atte alla vincita, memore de quello che accadde nella corsa all’oro del favoloso Far West che arricchì i venditori di setacci, picconi, carriole, pale, fagioli secchi ..etc.. me so messo dalla parte della logistica e dei fornitori del sogno bobbolare e me so’ comprato un migliaio di azioni della lottomatica.
Mo’ speramo che sta sestina resista un altro mese: un po’ per allungà er sogno e un po’ pe famme rientrà dei 500 – 600 euri buttati dalla consorte (amata e anche relativamente cara) !

 

Premonizione del Gigi (rarità musicali) 06/08/2009

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 15:52
Tags: , ,

Ieri ero fermo su ponte Garibaldi e malinconicamente guardavo scorrere l’acqua del Tevere sotto di me, quando, guarda il caso, mi saluta il Luigi.
Erano anni che non ci si vedeva; come stai, come va come non va:

èèhhhhè.., faccio io, non ci son più le stagioni di una volta e poi con tutta questa diffusione di ottimismo, anche le previsioni meteo devono essere sempre rosee.
L’altro giorno si prevedeva tempo bello qui a Roma, così ho lasciato tutti i pomodori a seccare sull’aia ed invece la nuvola fantozziana mi ha colpito duramente: tutto il prodotto da gettare via !
Poi, grazie al buco dell’ozono, anche quest’anno il raccolto è andato a male !
Il Luigi, vecchia volpe, capisce al volo l’antifona e si dilegua più rapido di un baleno, senza neanche chiedermi notizie di Elisabetta.

Quante emozioni l’estate di questa canzone: preferivo sentirla dal Gino, ma lui aggratis non la da’.

 

Er Giannicolo 29/06/2009

Filed under: importato — fracatz @ 14:37
Tags:


Normal
0
14

MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;}

Er Giannicolo è festa grande pei bimbetti, lì tra i mezzi busti: er gelato, le giostre e i burattini.

Pei sfortunati, quelli che nutrono le statistiche dei nati male o gli infortunati, er giannicolo son dolori, pianti e grida un po’ più giù, all’ospitale…

Ogni tanto me ce riaffaccio pure io; da regazzo ce venivo su a piedi, da Trastevere, tanto pe’ gustamme un tramonto invernale, o il rientro degli storni, adesso li scalini so’ montagne e me tocca accarcamme dentro ai bussolotti der 115 o l’870.

Quanta gente s’incontra: i turisti, l’innamorati, le famigliole coi bambini e li sfortunati con i pacchi che vanno a portà er cambio alle mamme che assisteno le creaturine inferme: anime sante trascurate dall’occhio viggile dell’angioletto.

Ognuno con la sua vita il suo destino, tutti comunque presi dallo stesso breve o lungo cammino. 

Tra i tanti monumenti amo Anita, donna indefessa ed eroica e paziente compagna di un gran trascinatore, un omaggio a lei ed alle tante sconosciute che in silenzio si immolano per il bene dell’umanità.