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Finchè c'è vita 16/02/2010

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 10:16
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-5% il PIL nel 2009

, brindiamo, perchè se manteniamo la

media, il prossimo anno un altro -5% di 95 sarà senz’altro migliore di questo -5% di 100.
Il bobbolo non è preparato, balla, festeggia il carnevale, nessuno gli spiega che se le entrate calano del 5% è chiaro che anche le uscite per le spese debbono calare del 5%, nessuno si prende l’onere della cassandrata.
Per fortuna che i media questa volta collaborano

ed un
buongustaio ha già rispolverato ed illustrato la vecchia ricetta per cucinare il gatto di famiglia. Un’intera città è passata alla storia per la specialità ed intendiamoci, non è che i suoi abitanti siano più brutti dei bergamaschi.
Voi ragazzi, invece, fareste meglio a trasferirvi tutti a
Montebelluna o far vincere una forza politica con

questo  nel programma.  Montebelluna, chissà se il loro benessere è ancora quello pre-globalizzazione oppure anche lì comincia a sentirsi la crisi, in ogni caso un caro saluto a te Franchina: che bello essere genitori a 30 anni e sacrificarsi nei capanni per portare la prole a veleggiare a Caprera. 
 

I recuperanti 13/10/2009

Filed under: importato — fracatz @ 22:19
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Ho letto su un giornale che qui a Roma ci sono 250 mila alloggi non occupati e, come ben si sa, nuove licenze edilizie sono rilasciate solo a pochi eletti: non si può mica cementificare tutto il territorio.

Anche la regione, per venir incontro ai lavoratori, recependo il volere del cavaliere, ha subito posto il limite dei 1000 metri cubi e così consente l’ampliamento del 20% solo ai proprietari di ville mono o
al massimo bi-familiari.

Cercando casa per un quasi vip in arrivo, ho visitato centinaia di alloggi, tanto che il numero di 250 mila mi è diventato molto realistico e questi alloggi avevano tutti la luce elettrica ben funzionante.

Dovete sapere che qui a Roma, per disdire la tassa sulla spazzatura, si deve prima far distaccare la corrente elettrica e quindi tutti questi alloggi stanno pagando sia l’ICI maggiorata per casa vuota, sia la tassa di nettezza urbana.

Ma sarà proprio così ?

Per questo, visto la carenza di lavoro sollecito i governanti ad emettere un decreto legge che obblighi i comuni a pubblicare i dati relativi ad ICI e nettezza urbana ordinati per Via, Numero civico e Numero di appartamento ed obblighi gli stessi a ricompensare con il 20% della cifra recuperata i cittadini che segnalino discordanze o anomalie.

Qui a Roma con questa attività, migliaia di famiglie potrebbero superare questo periodo di crisi e quanto a me, mi accontenterei solo della citazione: Decreto Fracatz.

 

Case al bobolo 30/05/2007

Filed under: Uncategorized — fracatz @ 16:04
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La casa pubblica.  Commovente come ancora esista gente, certamente in buona fede, vuoi per ignoranza dei problemi vuoi per ottimismo estremo e scambista, che ancora pensa di risolvere il problema casa con la costruzione di case popolari. Non sono bastati anni ed anni di storie sulle distribuzioni, occupazioni, vendite, sostituzioni di serrature etc. etc. e poi nella vita anche un miserabile può avere un colpo di fortuna, basta vedere le belle macchine parcheggiate sotto le suddette case popolari, sì ma la casa mica la cede a chi ha più bisogno di lui. Se uno ha deciso di fare il barbone su questa terra, non gli risolvi il problema dandogli in uso una casa popolare, prima o poi la distruggerà. Se invece vuoi aiutare la coscienza del popolo, insegnagli che tutto può accadere, dagli una casa a riscatto con mutuo quarantennale garantito dallo stato, responsabilizzalo e rendilo partecipe.  

 

Il problema della casa e le chiacchiere 15/05/2007

Filed under: importato — fracatz @ 15:53
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2005 Le case costano troppo, dall’ingresso dell’euro si sono triplicate anche qui in periferia, ed i giovani restano con i genitori, mintchia non si fanno più figli, anche il Papa è preoccupato per la immensa dispersione del seme
Progetto per la soluzione del problema casa a costo zero per i vari enti pubblici, ma ovviamente senza alcun ritorno per chi amministra e meno guadagno per i proprietari terrieri ora favoriti dal piano regolatore
Dopo 20 anni di residenza, anche non continuativi nello stesso Comune, si acquisisce il diritto di acquistare la prima casa in quel Comune. Ed a tale scopo ci si pone in lista all’ultimo posto degli aventi diritto.
I Comuni potranno rilasciare regolare licenza edilizia solo a quei costruttori che riserveranno il 50% dei metricubi da edificare agli aventi diritto all’acquisto della prima casa a costo sociale prestabilito dal Comune di anno in anno (orientativamente per il 2005 sui 1000 euro al metroquadro che con un mutuo di 30 anni consente di pagare meno di un affitto sociale) .
I costruttori potranno vendere l’altro 50% edificato anche in zone diverse del Comune a prezzi di mercato, soltanto dopo aver ceduto la parte costruita a costo sociale al Comune che la paga al prezzo concordato con i soldi presi da un fondo sociale che fornirà poi i mutui agevolati agli acquirenti  bisognosi.
Le tipologie di appartamenti da vendere a costo sociale devono essere di 30 (per singles), 60 (coppie), 90 (famiglie) metri quadri più posto macchina scoperto e gli edifici devono avere le caratteristiche minime di abitabilità.
Gli appartamenti così acquistati potranno poi essere rivenduti negli anni futuri solo al fondo istituito dal Comune  ed al prezzo sociale stabilito anno per anno dal Comune.